domenica 21 aprile 2013

Scorte per il (lungo) inverno


Fare la spesa in Canada, almeno per i primi tempi, sembra un esercizio incrociato fra matematica, maratona e "cercate la differenza" della settimana enigmistica. Però ci si diverte :V

Non si può dire non ci sia varietà...
Come in Italia ci sono diverse scelte fra catene di supermercati e negozi isolati. Walmart, IGA, Super C, Maxi, Metro, Costco, Esposito, Tradition… ce n'è veramente a decine solo nelle nostre vicinanze. Quale sarà il migliore dove andare? La nostra risposta al momento è: tutti quanti.

Partiamo dal presupposto che per rendersi conto della spesa qui in Canada bisogna fare il callo ad una fondamentale differenza rispetto all'Italia: nessun prezzo esposto è IVA inclusa. Esercizio di "Matematica" come dicevamo, perché può essere imbarazzante trovarsi alla cassa con un carrello, fiduciosi del totale da pagare, dollaro più dollaro meno, e trovarsi a cercare in ogni dove le monetine per arrivare al vero montante che invece è più alto del 15% rispetto alle aspettative… 

Le etichette rosse sono esattamente quel
che ci si aspetta: gli sconti, e non si
tratta di un reparto isolato.
"Maratona" e "Cercate la differenza" invece perché di fatto non è conveniente comprare tutto in uno stesso supermercato. Molti prodotti, letteralmente a centinaia, sono ogni giorno in "offerta" con prezzi decisamente interessanti rispetto ad altri di pari categoria e fascia qualitativa, per poi tornare alla "normalità" qualche giorno dopo e vedere altri prodotti "abbassarsi". Le virgolette le uso perché sono convinto che quello scontato sia più vicino al prezzo giusto mentre quelli più alti siano un modo per pilotare il mercato verso questo o quello, incentivando anche un po' di varietà nel menù che non guasta per il morale. Personalmente finché i prodotti sono buoni, come pare sia il caso, non mi importa se veniamo pilotati o no, tanto poi se uno si affeziona ad una marca può pagare di più per mantenere la sua scelta. Parliamo di sconti che vediamo andare dal 20 fino a volte al 50% del prezzo normale, ma non penso proprio possano andare in deficit se si prendono solo prodotti in sconto :P 

Questo andamento insieme all'inclinazione del tempo atmosferico ai muri di neve nei mesi invernali favorisce la tendenza alle scorte, all'acquisto di frigoriferi voluminosi (abbiamo scelto uno da 550 litri circa, in confronto al nostro italiano da forse 200 litri sembra un armadio) e alla pianificazione della spesa. Sono infatti disponibili a volte sui volantini il programma degli sconti dei prossimi giorni, e di un livello abbastanza sensibile per cui conviene acquistare ben più del dovuto ed essere a posto per le prossime settimane.

Sconto "2/5.00$"
Il supermercato tipico a prima vista ricorda quello italiano medio, prestando attenzione in corso d'opera possiamo notare alcune differenze, qui segnalate in ordine sparso:

- frutta e verdura vengono sì imbustate da noi in sacchetti igienici, ma il prezzo è per unità, quindi non vengono pesate, inoltre non abbiamo visto da nessuna parte finora il guanto usa e getta per maneggiarle.

- si vedono spesso esposti dei prezzi in offerta come "3.99$ 2/5.00$" oppure "2.99$ 2/3.50$", che evocano da vicino la formula italiana del "2x3€", però in realtà sono solo suggerimenti (un po' subliminali, se vogliamo :P però facoltativi) per far di conto con cifre non tanto tonde, è del tutto corretto comprare un diverso numero di oggetti che sono prezzati singolarmente, nel primo caso a 2.50$ e nel secondo 1.75$ l'uno (Grazie a Domenico che ce l'ha fatto notare!), mentre in Italia lo sconto si attiverebbe soltanto acquistando il numero prestabilito di oggetti.



Estratto del listino online di IGA
- le birre costano più che in Italia, e i prezzi per unità variano in modi che ancora non riesco a capire per lo stesso formato in confezioni dal numero differente, ad esempio le stesse bottiglie da 33 sembrano costare un terzo in meno se comprate in pacchi da 24 piuttosto che da 6 (per esempio 0.70$ contro 0.44$ al litro). Il formato "66" di vetro sembra non esistere, mentre le lattine sono presenti in formati insoliti per me come quelle da 473 o 710ml. Inoltre tutte le lattine che mi è capitato di vedere sono vuoti a rendere, e per incentivarne raccolta e riciclaggio al momento del passaggio in cassa al totale viene aggiunto una sorta di deposito che varia a seconda del contenitore.



Lo scontrino evidenzia il deposito che verrà poi restituito
alla raccolta del contenitore.

- Vicino all'ingresso di praticamente tutti i supermercati sono presenti macchine per la raccolta dei contenitori (alcolici, bibite gassate e affini opportunamente segnalati) che "pagheranno" per l'avvenuta raccolta (in realtà una restituzione dell'obolo versato in precedenza, ma tant'è).

- È possibile in vari supermercati, pagando alla cassa mediante carta di debito ("bancomat"), unire alla spesa un ritiro in contanti per evitare una sosta allo sportello della banca. Selezionando la relativa opzione si sceglierà un importo da aggiungere al montante dello scontrino da prelevare dal conto corrente, che vi verrà poi consegnato a mo' di resto. Gli sportelli e le banche non sono rari, ma resta un'opzione utile per fare un giro al centro commerciale e ritirare contemporaneamente dei contanti che possono far comodo per le piccole operazioni.

- Le tasse sono un discorso che ancora non ho ben capito, non mi sembrano regole ferree ma generalmente si fa prima a pensare che ci siano 15% di spese nascoste e rimanere sorpresi a volte che non ci siano :P Per quanto mi pare di capire, si applicano quasi sempre TPS (Tasse su Prodotti e Servizi, Federali, pari al 5%) e TVQ (Tassa sulle Vendite in Quebec, regionali, pari al 9.975%). Non mi dilungo sul poco che so delle differenze sulle tasse nel resto del Canada. Non si dovrebbero applicare sui beni non elaborati come pane, latte, uova, carne, frutta verdura e via discorrendo, così come specifici formati di alcuni prodotti (ad esempio confezioni da almeno 600 ml di succo di frutta contenente almeno il 25% di frutta... è una bella lista, andatevela a vedere :V). Sono invece tassati gli alimenti pronti per la consumazione e quelli non appartenenti alle precedenti categorie, eccetto quando forniti nel contesto dell'educazione o assistenza sanitaria. Gli alcolici di ogni tipo sono soggetti ad una tassazione aggiuntiva, non visibile sullo scontrino e dipendente dalla destinazione di consumazione. Simpaticissima, la questione delle tasse, davvero. Personalmente preferisco mettere le mani avanti e considerare 10$ in più sullo scontrino per ogni 50$...

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