domenica 11 agosto 2013

Nerd in Italia?

Una parte ambientazione antica, una parte anacronismo inserito a forza, una parte computer graphics, stereotipi quanto basta: ecco la ricetta di Croods della Dreamworks. Il "cinema" a richiesta sul touch screen nel sedile di fronte mi da occasione, già che devo passare 8 ore seduto, di aggiornarmi su alcuni film che mi ero perso e sballarmi irrimediabilmente il fuso orario

Sulla playlist mentale che mi sono fatto si inizia con Bolt, poi i Croods, I 5 cereal... ehm Le 5 leggende e infine mi è venuta voglia di rivedere Wreck-it Ralph, così faccio 50-50 Disney e Dreamworks. Credo sia sintomatico che mi sia venuta voglia di scrivere questo post durante Croods... Shrek ed altri mi sono piaciuti, ma qui ho l'impressione si sia tirata un po' troppo la corda. Capisco che ormai sono argomenti "popolari", ma in un film di base per bambini bisogna per forza farcire con continue battute sul padre fissato, la suocera e l'adolescente ribelle? Tuttavia non mi ha impedito di farmi prendere il magone alla fine del film ç_ç (e tentare di nasconderlo agli altri senza il buio del cinema)

Dintorni di Grenoble
Si ritorna in "patria" per una settimanella, giusto il tempo di risolvere alcune questioni burocratiche per le quali devo purtroppo ancora recarmi di persona. Dato che tornerò felinomunito e con una valigia di cose dall'Italia, sono contento visto che credo di aver già dato per il versante controlli antiterroristici. Ho promesso di non combinare casini in aeroporto, però ci si sono messi d'impegno :P

So che esistono controlli a campione dei passeggeri quando passano ai raggi X, anche se la macchina non è sicura, però mi sembravano decisamente paranoici :V Mentre brandiva la bacchetta magica alla ricerca di sgami, l'addetto sosteneva nell'ordine che il rilevatore poteva essere scattato per: 
- componenti metalliche nelle scarpe da tennis (che però hanno la suola visibilmente morbida, prova che lo ha convinto a non farle brillare dagli artificieri),
- la fede,
- i bottoni dei jeans (la prossima volta parto in tuta :|)
- infine che dei residui di alluminio dal deodorante spray potevano anche loro essere causa di rilevamenti.

E meno male che avevo promesso, altrimenti potevo suggerirgli la supercasseule prematurée avec échappellement à droite che notoriamente se oblurascata a dovere anziché no a coppie. Non soddisfatto dei controlli con lo scanner portatile sono stato pure portato ad una novità, almeno per me, lo scanner a "onde millimetriche" con rilevamento automatico. Si tratta di una camera delle dimensioni dell'ingresso delle banche in Italia, con tanto di orme su cui posizionarmi alla "Invito a cena con delitto". Il tizio pigia un tasto, girano le porte intorno alla stanza, per fortuna ci vuole meno tempo che a chiedere "Già fatto!?" e a monitor esce fuori l'esito "Non terrorista", lasciandomi finalmente libero. Alla faccia del controllo a campione casuale.

Tutto sto casino e poi a bordo abbiamo posate di plastica e cuffie che se uno ha mai giocato a Hitman è abituato a considerarli armi di distruzione di massa. Cuffie peraltro pulciosissime ma meglio che infilare le dita nei contatti. Il paio che mi sono portato a casa dopo l'ultimo viaggio l'ho usato a mo' di antenna dello stereo… se mai viaggiate con Air Canada (o Air France e altri del resto) avrete per le tratte di questo calibro il servizio di video/musica/TV/giochi on demand, la scelta è buona ma portatevi le vostre cuffiette e non vi aspettate siano tutti disponibili in italiano :P

"La qualità audio è come usare due lattine con uno spago, però..."


D'altra parte ho già avuto modo di confrontare qualche volta la sicurezza aeroportuale canadese e italiana, e la prima è sempre stata più severa, anche per via della vicinanza agli Stati Uniti. Quella americana dovrebbe essere ancora più paranoica, con buon motivo. Non ho gran voglia di provarla per il momento :P Di certo l'immigrazione con gatti al seguito sarebbe ancora più travagliata.

All'arrivo all'aeroporto subito mi sento in patria: restiamo in attesa 30 minuti in attesa di un terminal libero per lo sbarco, seguito da una fila alla Bozzetto ai controlli dei passaporti e l'ormai scontata attesa del bagaglio al nastro, appena quanto basta per pensare al furto. Questo intrecciarsi di macchine nelle corsie come fossero fili di un braccialetto, questi semafori ignorati, questo caldo aberrante d'agosto... sì, sono tornato a Roma XD

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